Con la nuova rottamazione (rottamazione-ter), possono definire in modo agevolato tutti:
– coloro che non hanno fatto alcuna rottamazione fino ad oggi;
– coloro che hanno fatto la prima rottamazione;
– coloro che hanno aderito alla rottamazione-bis.
Dalla lettura dei commi da 21 a 25, art.3, dl 119/2018, infatti, non si può che giungere a questa conclusione che tra l’altro ben si coordina con i proclami del governo in merito.
Il comma 25, riammette chiaramente alla nuova definizione agevolata tutti i carichi già oggetto della prima rottamazione non perfezionata a causa di un pagamento parziale o tardivo.
Ricorderete, poi, che la rottamazione-bis permetteva ai contribuenti ut supra di essere riammessi a condizione che pagassero, entro il 31 luglio 2018, tutte le rate di piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016 e scadute al 31 dicembre 2016; anche questi contribuenti, qualora non fossero stati in grado di mantenere l’impegno, potranno nuovamente aderire alla rottamazione-ter.
Poi, ci sono quelli che hanno aderito alla rottamazione-bis ma non hanno pagato l’unica rata del 31 luglio 2018 ovvero le rate di fine luglio, settembre e ottobre; ecco, tutti questi soggetti potranno essere rimessi in termine a patto che paghino dette somme entro il prossimo 7 dicembre.
Onorato il pagamento del 7 dicembre, le somme restanti potranno essere dilazionato fino a 10 rate semestrali (5 anni) scadenti 31/7 e 30/11 a partire dal 31/7/19.
Chi è in regola, senza fare nulla, riceverà da equitalia-agenzia entrate riscossioni il bollettino per saldare il tutto entro il 30/6/19 con ciò beneficiando di un’ulteriore dilazione di pagamento di qualche mese (avrebbero dovuto pagare le ultime due rate entro il 30/11/18 e 28/2/19); pertanto, chi intende pagare al 30/6/19 non paghi la rata di novembre, chi invece non vuole beneficiare dell’ulteriore dilazione può mantenere le originarie scadenze di novembre e febbraio prossimi.
Con questa nuova edizione viene superato uno dei maggiori ostacoli alle rottamazioni precedenti: tempi di pagamento troppo corti che comportavano rate troppo onerose; oggi avete 5 anni, che è un termine buono e giusto.
Si poteva far di meglio? sicuramente si, ma tant’è.
insomma, rottamate gente, rottamate.