La successione mortis causa: i costi e i tempi della procedura

Quando un nostro familiare viene a mancare in automatico si apre l’iter della successione ereditaria, che porterà al trasferimento dei beni del defunto ai suoi legittimi eredi i quali dovranno pagare le tasse di successione con un’aliquota variabile in base al grado di parentela.

La successione non ha un costo fisso poiché varia a seconda del valore del patrimonio e del rapporto che legava il successore al defunto (coniuge, figlio, parente, amico, ecc). 


Le principali imposte di successione che gli eredi sono chiamati a versare sono:

  • imposta di successione;
  • imposta di trascrizione;
  • imposta catastale;
  • costo successione.

L’imposta di successione si calcola sulla base imponibile che è data dal valore complessivo di tutti i beni e di tutti i diritti del defunto sottratti i debiti e gli oneri deducibili (esempio: i costi per le spese funerarie fino a 1.023,91 euro e per le spese mediche documentate sostenute dai successori negli ultimi sei mesi per la cura del defunto). L’imposta ipotecaria, come quella catastale, viene calcolata solo sul valore degli immobili.Ci sono anche casi in cui le imposte succitate non sono dovute, come nel caso in cui:

  • il beneficiario vi rinunci a mezzo di apposita dichiarazione ricevuta da un notaio ovvero dal cancelliere del Tribunale nel cui circondario si è aperta la successione. La rinunzia sarà iscritta in un apposito registro;
  • nel caso in cui a succedere siano il coniuge e/o i parenti in linea retta o nel caso in cui l’attivo ereditario non superi i 100.000,00 euro e non vi siano nel patrimonio del defunto beni immobili o diritti reali sugli immobili. In altri casi, invece, la dichiarazione di successione non deve neanche essere presentata, come nel caso in cui i successori ereditino soltanto beni mobili e il valore complessivo di essi sia inferiore alla franchigia prevista secondo il tipo di rapporto parentale.

Doveroso precisare che in alcuni casi non si pagano le imposte di trascrizione e catastale

Per esempio, non ha alcun costo in termini di imposta ipotecaria e catastale la successione senza beni immobili in quanto l’imposta di trascrizione e quella catastale sono dovute al fisco solo se nella successione ricadono beni immobili: la prima è pari al 2%, la seconda all’1% del valore che i beni immobili avevano alla morte. Si precisa che per i beni muniti di rendita è possibile pagare tali imposte sulla base del valore catastale. Dette imposte sono dovute invece in misura fissa (200 euro ciascuna), se il successore può usufruire della cosiddetta agevolazione prima casa.

Con riferimento alle spese funebri, è sempre necessario fare delle precisazioni.

Le spese funebri sono un debito che ricade sul patrimonio ereditario e, di conseguenza, sugli eredi. Le spese funebri competono agli eredi, ciascuno in proporzione alla propria quota di eredità.
 Nella pratica, però, succede quasi sempre che un chiamato all’eredità anticipi la spesa del funerale e della sepoltura, spesa che poi provvederà a ripartire con tutti gli altri eredi: egli ha quindi diritto a essere rimborsato da coloro i quali accetteranno l’eredità secondo le rispettive quote. La divisione delle spese funebri avviene secondo le rispettive quote di eredità e non per quote uguali. 

La legge prevede inoltre la possibilità di scaricare dalle tasse le spese funebri: l’importo massimo su cui calcolare la detrazione è di 1.550 euro per ciascun decesso (detrazione massima pari a 294 euro), anche se la spesa è ripartita in più anni.

Il pagamento dell’imposta di successione deve avvenire entro 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso di liquidazione.

Scaduto tale termine possono essere applicate sanzioni e interessi di mora.

La tassa di successione può anche essere pagata a rate:

  • almeno il 20% dell’importo deve essere versato entro sessanta giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione
  • Il resto può essere versato in otto rate trimestrali (dodici, per importi superiori a ventimila euro) applicando gli interessi. La rateazione non è ammessa per importi inferiori a mille euro.

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